Le parole più cliccate: coronavirus ma non solo
Con gennaio alle porte è tempo di bilanci. Il mondo della rete, “specchio riflesso” impietoso dei pensieri degli internauti, ci restituisce le immagini di gente a tratti confusa, speranzosa, curiosa.
Come? Con le tradizionali classifiche di fine anno sulle parole nuove più cliccate! Google trends, il tool che rivela le curiosità dei navigatori ci racconta, anzitutto, le perplessità di una comunità alle prese con termini, fino a pochi mesi fa, sconosciuti ai non-addetti:
- coronavirus
- classroom
- DPCM
sono entrati prepotentemente a far parte del nostro vocabolario. Oggi sappiamo collegarci a una videolezione, comprendiamo perfettamente gli aggiornamenti dei mezzibusti nei tg e abbiamo imparato che anche un virus ha la sua famiglia e che le mele marce possono stare ovunque.
Con la curiosità che ci contraddistingue abbiamo continuato a cliccare per informarci sui nomi balzati alle cronache:
- A. Zanardi e il suo esempio di tenacia
- J. Biden e la vittoria alle elezioni americane
- G. Conte e quel volto familiare in TV
solo per citarne alcuni. Il coronavirus ci ha piegati ma non spezzati e la scintilla della curiosità continua ad albergare negli animi e a produrre, comunque, “apprendimento” (nella sua etimologia più propria “prendere”, conoscere/sapere cose nuove).
Non paghi della singola parola, abbiamo posto domande:
- perché si chiama coronavirus/covid-19?
- perché le scope stanno in piedi?
riuscendo a spaziare dai quesiti che odorano di scienza a quelli che sconfinano nell’enigma sul famoso oggetto domestico.
In linea con tutto questo, è recentissima la notizia che “lockdown” è la parola dell’anno (la fonte è l’autorevole “Dizionario Collins“). Un termine universalmente condiviso che veicola la necessità di tutelare i valori con responsabilità.
Uno sguardo avanti
È tempo, però, di guardare oltre, imparando dal passato. L’anno nuovo è alle porte e con esso la preparazione a un’accoglienza più morigerata ma festosa.
Il primo luogo a vedere l’alba del nuovo anno sarà l’affascinante isola di Kiritimati e poi, segnando il tempo di un immaginario orologio geografico, il 2021 saluterà la gelida Siberia e suonerà i suoi tradizionali 108 rintocchi in Giappone; attraverserà con fasti e lustri Dubai, i kadongo kamu dell’Uganda e giungerà finalmente a noi che, amanti della buona compagnia, festeggeremo in contemporanea ad altre decine di Paesi. L’anno nuovo approderà quindi nella patria del Nobel, poi a Rio, in Canada e farà una siesta in Messico. Il cerchio si chiuderà in un’altra isola, Howland, che darà all’anno nuovo un benvenuto silenzioso.
Le attuali esigenze legate al contenimento di diffusione del coronavirus ci invitano a festeggiamenti contenuti, forse insoliti, ma forti di un rinnovato vigore affettivo.
Felice new Jahr
In questa commistione di neologismi e scoperte anche linguistiche, vuole inserirsi l’augurio speciale che AZB Cooperform fa a tutti voi:
che questo 2021 sia un anno di maturità emotiva, di scoperte fruttuose e di rifiorite serenità. Un anno di rinnovamento culturale, volto al raggiungimento di obiettivi piccoli e grandi. Last but not least, che sia un anno di dinamismo intellettivo, accoglienza e apertura alle differenze, di qualsiasi tipo: la varietà, lungi dal depauperare, è sempre fonte di arricchimento.
IT’S NOT THE DESTINATION, IT’S THE JOURNEY. MAY YOU ENJOY EACH DAY OF YOUR ADVENTURE.
GLÜCK UND ERFOLG!
FELICE NEW JAHR
AZB Cooperform team